Agostino Schiaffino, Memorie di Genova

1630





1 - (125 v.) Nel principio di questo anno si crea in Genova un nuovo Magistrato per la cura della fabrica delle nuove mura della città il cui presidente fu Giacomo Lomellino, Procuratore perpetuo.

2 - Li 6 Agostino Castelletto, priggione dell’Inquisitori di Stato, come ecclesiastico liberato senza essere essaminato. Diffeso dall’ecclesiastico, gli è però fatto intendere di secreto che parta di Genova. Il frate Gio Agostino Cavagnaro, priggione dell’Inquisitori sudetti, bandito in Sarzana per 3 anni detto dì.

3 - Si fa tregua generale per 2 mesi fra imperiali, Mantova, Francia, Savoia e Genova.

4 - Nel principio di questo anno in Genova nuovo Inquisitore contro l’heresia il Padre fra Pietro Martire Licchemo d’Acqua Negra, sustituito al Padre fra Vincenzo Maculani di Firenzuola che il Pontefice chiamò a Roma per la fortificatione del castello Sant’Angelo.

5 - Mese genaro in Genova muore Federico de Franchi, Procuratore perpetuo.

6 - Li 16 si intende che in Milano la contagione della peste prendesse campo.

7 - Nel principio di febraro comparve in Genova Monsieur di Sobreano,[1] Gentilhuomo del Re di (126 r.) Francia. Li 5 espone sua ambasciata al Doge e due Senatori di Casa. Sendo destinato Residente appresso la Republica prende stanza in Genova.

8 - In questi giorni la Republica sollecita le Riviere per l’impositione della tassa delle mura. Nel mese di marzo in Genova si essiglie la tassa sudetta.

9 - Circa la mettà d’esso mese l’Arcivescovo visita le chiese della città.

10 - Li 22 il Gran Consiglio in Genova passa a Colegi che nell’alloggio del Cardinal Barberino Legato e del Cardinale Dietristan a ricevimento della Regina d’Ongaria, che s’aspettavano nella città, spenda £. 70.000 moneta di cartulario.

11 - Nel mese di genaro il Senato fa instanza al Pontefice Urbano per la beatificatione di Catarinetta Fiesca Adorna, venerabile mattrona genovese. Risponde con un suo breve dato li 2 di febraro.

12 - Nel mese di marzo Gio Domenico Spinola, Cardinale titolo Santa Cecilia, dal Re Cattolico è proveduto dell’Arcivescovado di Reggio di Calavria che frutta scuti 6.000 d’entrata. Così si intese.

13 - In Genova si fanno grandissime dilligenze dal Magistrato della Sanità per la peste [che] molestava Milano.

14 - Li 10 di aprile Gio Francesco Marchese Serra e Filippino Spinola si sfidano e combattono insieme da spada a spada in Genova. Si accordano poi per il luogo. Fu appresso la porta di San Tomaso.

15 - Li 11 per ordine del Senato in Genova nelle chiese principali si espone al popolo il Santissimo Sacramento delle 40 hore per ottenere gratia da Dio in particolari non penetrati per utile della Republica.

16 - Nel fine di marzo o principio d’aprile, la Signora Catterina, moglie del Signor Gio Giacobo Lomellino, signora religiosa ..., fa cavare da religiosi Teatini suoi confidenti di sepoltura il corpo del Padre Don Giovanni,[2] sepelito nella sua capella nella propria sepoltura e porlo in nuova cassa di legno nella quale pose in lamina di piombo il nome del Padre e quel corpo si ritrovò incorrotto e palpabile, con carne morbida come se fusse morto di fresco. Le sue vesti, però, erano fracide. Fu perciò rivestito di nuovo. Ne fu tolta una ungia che fu data ad essa signora e si ripose la cassa nella sepoltura di prima.

17 - (126 v.) Si pongono cittadini assistenti nelle porte della città per maggior dilligenza per la peste che faceva augumento in Milano.

18 - Li 15 di aprile parte per Spagna Cesare Durazzo, Ambasciatore straordinario di compimento al Re Cattolico per le nozze dell’Infanta sua sorella, ammogliata ad Hernesto Re d’Ongaria, figlio dell’Imperatore Ferdinando.

19 - Li 18 aprile Don Carlo Doria fu fatto dal Re Cattolico di suo Consiglio di Stato e dichiarato Grande di Spagna nella prima occasione che ne facesse altro e suo Ambasciatore alla Dieta da farsi [in] Vienna per la nuova eletione del Re de Romani, nella quale ambasceria per ordine regio doveva essere tratato come Grande. Visita i Colegi et il Doge accompagnato dalla prima nobiltà, fra’ quali era il Prencipe suo nipote. È ricevuto colla piazza armata in capo alla scala del palaggio e incontrato da due Procuratori. Il Doge li dà il lato destro et il riceve con Senatori a’ scalini del trono.

20 - Li 22 si intende essere seguito un caso di peste a Finaro e si radoppiano le dilligenze.

21 - Li 24 ritornano alcune navi state mandate da mercadanti genovesi a carricar grani nell’arcipelago senza carrico, con danno d’essi mercadanti.

22 - Li 27 Don Carlo Doria parte per Carmagnola chiamato dal Marchese Spinola per servigio del Re Cattolico. Di là parte per Germania.

23 - In questo mese in tutte le chiese di Genova e del Distretto si fanno ogni giorno publiche preghiere a Dio con essibitione del Santissimo Sacramento, che continuarono quaranta giorni, per conservatione dello stato dalla contagione e per altri bisogni della Republica.

24 - Nel principio di maggio per ordine publico si pone mano alla fabrica de baluardi e nuove mura della città.

25 - In questo tempo il Cardinale Dietristan, venendo di Lamagna Vicario imperiale per ricevere in Genova la Regina d’Ongaria, sceso nella Lombardia, faceva la quarantena in Tassarolo che fu di 10 giorni.

26 - Li 16 il Senato ordina a superiori de monasteri della città che diano licenza a tutti i religiosi di loro famiglie piemontesi intendendosi che così havesse fatto il Duca di Savoia ne luoghi di suo Dominio.

27 - In questo giorno, circa le 23 hore, entra in Genova il Cardinale Dietristan per la (127 r.) porta di San Tomaso. Haveva seco moltissimi grandi tedeschi con 70 cavalli. Fu incontrato alla Polcevera da alcuni cittadini mandati dal Senato a fargli riverenze. Alloggia a spese publiche nel palaggio di Bartolomeo Balbi, contiguo al monastero dell’Annonciata del Guastato. Li 18 fu dal Doge e Colegi visitato, li 19 rende la visita. Detto Cardinale passa poi a stantiare a San Pier d’Arena nel palaggio di Gio Maria Spinola e si spesa da se stesso.

28 - Ne principii di maggio Gio Giacobo Ruffo, uno de principali auttori della congiura, scoperto nel 1628, sendo stato sino a questo tempo tenuto priggione da suo padre, suffragandole per altro l’impunità, ad instanza d’esso suo padre è rilasciato.

29 - Li 22 e 23 detto si mandano poveri del Lazareto con barche in Corsica a travagliare nella cultura di quell’isola.

30 - Li 30 in Genova si riceve nelle carceri Paolo Sartore, reo di lesa maestà per la morte del Senatore Gio Geronimo di Negro. Fu di Savona condotto da una galea della Republica havendolo essa compro per mezzo di interposta persona con simulati colori dal Duca di Savoia per prezzo [3] 15.000 da 8 reali, nella qual somma s’intendevano inclusi i bandi e le taglie c’haveva di prima.

31 [4] - Li 5 di giugno in Genova venendo di Roma il Cardinale Gio Domenico Spinola. Alloggiato dal Signor Gio Lucca suo fratello. Visitato dal Doge e Colegi rende la visita li 13.

32 - Li 7 in Genova il Signor di Betanes [5] Ambasciatore francese deposto Residente in Roma, ritornandosi nella Francia, visita il Doge e Colegi e accompagnato sino a scaglini della porta del Palaggio da quattro Procuratori. Fu ricevuto colla piazza armata et alloggiato dal Signor Gio Vincenzo Imperiale.

33 - Li 8 Paolo Sartore a coda di cavallo fu condotto su la Piazza di San Teodoro ove fu impicato, fatto in quarti; per viaggio fu tenagliato con tenaglie di fuoco e gli fu troncata una mano ove commisse il delitto. Mostrò gran contritione.

34 - Li 19 giugno, circa le 22 hore, entrano nel porto di Genova oltre 24 galee delli stuoli del Re Cattolico che venendo di Spagna portavano Maria, sorella (127 v.) di quel Re, nuovamente data in moglie a Ferdinando Ernesto Re d’Ongaria che passava in Lamagna al suo nuovo sposo. Alloggia nel palaggio del Prencipe Doria, nella cui sala è ricevuta dal Doge e Colegi. Era condotta da Antonio Alvarez Duca d’Alva e da Diego di Gusman Arcivescovo di Siviglia. Il Publico le prepara un belissimo arco trionfale nella strada nuova del Guastato. Con passaggio d’esse galee di Spagna, passano in Italia per Roma quattro Cardinali che furono: Gio Agostino Spinola, figlio del Marchese Ambrosio, Gio Battista Panfileo, Baldassar Sandoval et Egidio Carillo, che partono in proseguimento del suo viaggio li 23 detto. Li 27 la Regina entra nella città la prima volta. Visita la chiesa Catredale in carrozza. Hebbe seco la Principessa Doria e la sua cameriera maggiore. La seguono in tre altre carrozze l’Arcivescovo di Siviglia, il Duca d’Alva, il Prencipe Doria et a cavallo Ambasciatori della Republica benissimo adobbati di vesti e la riceve l’Arcivescovo con solennità su la porta d’essa chiesa. Entra in Genova altre volte.

35 - Li 28 parte per Lamagna il Cardinale Dietristain. Si disse mal sodisfatto della Regina.

36 - Li 3 luglio Antonio Serra, Chierico della Camera Apostolica, Nontio del Pontefice alla Regina sudetta, entra in Genova. Li 5 visita la Regina.

37 - Li 4 il Publico passa 2.000 fanti tedeschi e napolitani al Re Cattolico per aiuto dell’assedio di Casale.

38 - Circa li 10 il campo francese che guerreggiava contro il Duca di Savoia nel Monferrato, fa priggione il Duchino Doria, fratello del Prencipe, capitano di cavalli, che col Marchese Ambrosio Spinola continuava l’assedio di Casale, restando colpito di due ferite.

39 - Carlo Salvago, figlio di Henrico, ne principii di luglio fatto Generale delle galee della Republica.

40 - Li 17, nel cominciar della notte, parte di Genova per Napoli con stuolo di galee di Firenze e di Napoli la Regina d’Ongaria.

41 - Li 18, nella notte seguente, il Cardinale Gio Domenico Spinola parte di Genova dietro (128 r.) alla Regina, sendogli lo stesso dì stato presentato un breve del Pontefice di Legatione Apostolica per compire con essa Regina. Compisce seco a Livorno et ivi per ordine del Pontefice dà la berretta cardinalitia all’Arcivescovo di Siviglia, ritornando poi entro 4 giorni a Portofino. Sbarca a San Pier d’Arena li 28 detto, non havendolo il Senato voluto riceverlo come Legato.

42 - Li 26 muore Carlo Emanuele Duca di Savoia di mal di costa, nemico perpetuo della Republica. Gli succede Vittorio Amadeo suo figlio primogenito.

43 - La fiera di agosto si fa in Sestri di Levante per fugire il pericolo della contagione di che si temeva in Nove.

44 - In questo mese in Genova il Publico pone mano alla nuova Piazza delle Herbe nel sito ove prima era l’osteria del Giardino ch’era del Signor Gio Francesco della Torre.

45 - Li 31 luglio si publica in Genova una indulgenza plenaria in forma di giubileo ch’era da durare per 3 mesi. Li 4 di agosto si publica un giubileo, dato li 17 luglio dal Pontefice, con 3 mesi di tempo a riceverlo, digiunando li venerdì di essi 3 mesi.

46 - Li 18 il Magistrato della Sanità manda medici e barbieri a Varagine per certi casi di morte violenta seguiti. Vi mandò poi Commmissario Gio Battista Rovere, il quale verifica che ad Arbisola, villa d’esso luogo, un certo Alfiere Corso, ch’era Commissario della Sanità, haveva per moneta data introdutione in quel luogo ad alcuni Monferrieri infetti per peste, onde vi morirono 30 persone di tale morbo. Il Corso si fugge a Varagine, ivi si fa medicare [per un tencone] [6] e doppo 2 dì si muore. Il Rovere arde le robbe e distrugge le case de morti e pone Arbisola in quarantena. In Varagine così fa alle stanze del Corso e pone in quarantena il medico e barbiere et altri che l’havevano servito. Si sospende Varagine.[7]

47 - In questo mese di agosto in Genova si crea un secondo Magistrato della Sanità, detto coadiutorio, per non potere il primo compire alli bisogni dell’officio.

48 - Circa la fine d’esso mese in Genova si fa priggione dall’Inquisitori di Stato certo prete Calcagnino, che già fu frate del monastero di Santa Maria di Consolatione, per avanti condannato dalla Santa Inquisitione di Roma in 10 anni di galea che gli fu mutata in altretanto bando.

49 - (128 v.) Paolo Agostino Spinola Commissario assoluto di campagna per far dilligenze per tener lontana la contagione della peste.

50 - Nel principio di settembre l’Arcivescovo ordina in Genova per placare l’ira di Dio una solenne processione con alcuni digiuni et in particolare volle che tutti i curati di tutte le chiese della Diocesi benedicessero le case nel modo che si costuma di fare la Settimana Santa. Si publica. Li 5 in Sestri si chiudono le strade con rastelli di legno per ovviare ad inconvenienti che potessero seguire per maggiore dilligenza. Così in Genova si fanno simili preparamenti contro la contagione.

51 - Il Palaggio fa la sentenza di Bartomellino Sartore colpevole d’alcuni homicidii, condannandolo a carcere perpetuo, privandolo di quanto gli pagava ogni anno.

52 - Il Signor Pier Maria Gentile, priggione del Duca di Savoia, si fugge con pagar somma di moneta al custode, a Genova. Gli è data quarantena a Sestri di Levante.

53 - Li 9 s’intende essere seguito un caso di peste in Gavi. Esso luogo si purga.

54 - In Genova dalle parrochie si fanno particolari processioni in vece della processione solenne nelle quali convergono tutti i religiosi della città et il popolo scalzi, con gran divotione e mestitia per impetrare il Divino aiuto e per placar Iddio.

55 - Li 9 la Republica accrebbe la gabella del grano soldi 6 per mina.

56 - Li 14 si chiude con rastelli il luogo di Multedo. Li 22 Peggi.

57 - Li 12 nell’ospitale dell’Incurabili, nel luogo delle donne, si raccontò che fusse apparsa la Beata Vergine Maria ad una giovinetta inferma e fu arte di essa. Li 16 nella valle di Polcevera, nel luogo di Pontedecimo, segue un caso simile vano, dicendosi che ad una giovinetta fusse apparsa la Beata Vergine e che le restituisse la favella e fu astutia della giovinetta. In Genova, doppo la divulgatione de due falsi miracoli sudetti, le donne et i preti con grandissima devotione di notte tempo cantavano le litanie e chiamavano misericordia visitando le chiese e queste divotioni notturne furono dall’Arcivescovo interdette sotto pena di scommunica lata.

58 - (129 r.) Li 22 Gio Francesco Lomellino, Ambasciatore Residente appresso il Re Cattolico, parte per Spagna.

59 - Il Magistrato della Sanità dà pratica a Varagine sospesa per tema della contagione.

60 - Li 25 muore in Castelnuovo di Scrivia il Marchese Ambrosio Spinola, Governatore di Milano, che si era ritirato in quel luogo per ricuperare la sanità. La sua morte fu con sospetto di malia.

61 - In questo mese l’Arcivescovo manda Giesuiti per la Diocesi sua a predicare a popoli nelle chiese con autorità apostolica. Assolvono casi gravi.

62 - Li 8 di ottobre il Magistrato della Sanità per buon governo fa serrare il passo della Bocchetta et altri di Lombardia e sospende essa Lombardia per 2 mesi.

63 - Il Palazzo fa ordine che in caso di contagione resti numero di cittadini in Genova ne Magistrati acciocché resti provviggione alle determinationi publiche.

64 - Li 20 nella Polcevera è arestato certo di quella valle infetto di peste, condottosi in quelle parti 17 giorni di prima per vie non ... D’ordine del Magistrato della Sanità li 22 è fatto archibugiare, impicare et ardere.

65 - Li 25 fortuna nel porto grandissima. Si perde una nave che dava caena et una altra carrica di sale. Si portano sul molo le Sacre Ceneri di San Giovanni Battista e cessa.

66 - Li 8 di novembre in Genova venendo di Spagna con passaggio di galee il Duca di Feria. Passava al governo di Milano.

67 - Li 19 fiera de Santi si principia in Sestri di Ponente. Gli si dà fine 3 decembre.

68 - Magistrato della Sanità dà bando a Livorno, Viareggio, Stato di Firenze, Pisa, Siena e Lucca. 69 - Li 19 e 20 di Genova si mandano genti nella Riviera di Ponente perché per custodia de passi de monti et a Nove per tale effetto, acciocché non calino 15.000 Tedeschi venuti da Lamagna a vernare nel Genovesato come il Conte di Collalto, condottiere delle armi imperiali, minacciando di fare.

70 [8] - Si aprono in Genova le botteghe nel palaggio di San Giorgio per ordine publico state chiuse.

71 - Ne principii di decembre si scuoprono casi di peste alla Carcare, sopra Finaro, e si dà bando di questo rispetto a Massa.

72 - (129 v.) Tedeschi venuti nuovamente di Germania entrano nella Lunneggiana per vernare.

73 - Li 13 la giovinetta che nella Polcevera finse che le fusse apparsa la Beata Vergine e le restituisse la favella dalla giustitia ecclesiastica è fatta stare per hore alla porta della Catredale e fu condannata alle carceri per 6 mesi.

74 - Li 15 Gio Domenico Spinola Cardinale fu consacrato Arcivescovo di Matareza da Domenico Marini Arcivescovo alla presenza de Vescovi di Noli, Albenga e Brugnato.

75 - Si intende essere seguito un caso di peste ad Arenzano.

76 - In Peggi muoiono d’infirmità alcuni bestiami grossi.

77 - Il Capitano Steffano Chiappe ritorna con galee di Sardigna. Porta il corpo non intiero di un San Giuliano Martire, ritrovato con altri in quella isola vicino la chiesa di San Saturnino della Diocesi di Cagliari, donatoli da Donna Maria, moglie di Don Geronimo Pigmentel Viceré di quell’isola, con sue fedi autentiche.

78 - L’ultima notte di questo anno si riposa nel Signore, nell’ospitale dell’Incurabili in Genova, Pantaleo Carmagnola, sacerdote secolare, nobile genovese, huomo di vita innocente e gran servo di Dio che per lo corso d’oltre 50 anni haveva con somma carità servito all’infermi nello stesso ospitale. Fu il suo corpo sepelito nella chiesa contigua di San Colombano e nella sua arca si legge epitaffio che ciò manifesta, postovi da rettori d’esso ospitale.




1629 * 1631 * inizio pagina


[1]Sabran

[2] Scorcovillo: vedi 1629, 21.

[3] Probabilmente: pezze.

[4] Manca in B.

[5] Béthune.

[6] Lacuna; B: “per un tencone”.

[7] In B segue: “Molte città della Lombardia e della Romagna furono malamente travagliate da questo morbo, che furono: Como, Bergamo, Mantova, Brescia, Verona, Ferrara, Bologna, Parma, Milano, Pavia e Piacenza. E si disse che in questi giorni in Milano la Santissima Vergine Maria apparve ad un frate Dominicano avertendolo che si dovesse frequentare l’orationi perché presto cesserebbe la contagione e che dovesse ongere tre frati del suo monastero con l’oleo della sua lampada. Come seguì, che essendo appestati si sanarono”.

[8] Manca in B.


Agostino Schiaffino

Memorie di Genova
(1624-1647)

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1a 1b 1c 1d
2a 2b 2c 2d 2e


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