Agostino Schiaffino, Memorie di Genova

1644





(185 v.) Doge 62 Lucca Giustiniano, eletto li 22 luglio.

1 - Ne principii di genaro fu per publica grida fra determinato tempo chiamato a dover comparire in Genova dal Magistrato dell’Inquisitori di Stato il Signor Tomaso Raggio, condottiere delle galee della Chiesa, dicesi per essere sbarcato alla Spezia con seguito grande di genti et per havere liberamente parlato. Non era per ancora rimesso dal bando che haveva dalla Republica.

2 - Haveva il Cardinale Durazzo Arcivescovo fatto stampare in Roma la sua Sinodo e datone parte al clero et al popolo di Genova per ordine che fu affisso ne luoghi soliti, con commandare che comparso in Genova se ne provedessero et il ponessero in uso fra certo determinato tempo. Il Senato per certi capi, che giudicò che fussero di pregiudizio alla Republica, commandò che non comparisse né si vendessero le copie, né si publicasse sotto pene, per lo che esso Cardinale impose pene a chi l’impedisse.

3 - Il Colegio de Canonici della chiesa Metropolitana erasi disposto di riformare di fabrica quel chiostro, onde ciò inteso dal Senato, pretendendo esso chiostro essere di proprietà della Republica, inibì loro il proseguire a quell’intento, con che se ne astennero.

4 - La congregatione de frati detta Ambrogiana, che fuori di Genova ha il monastero di San Rocco governata da un suo generale, per opera del Cardinale Roma suo protettore, che disse restava mal sodisfatto, fu rifiutata et i suoi monaci supposti a vescovi de luoghi ove erano situati con prohibizione (186 r.) di non vestire et è concessa licenza a quei religiosi che vogliono lasciar quell’habito di restar preti, con che alcuni se ne vagliono.

5 - Fiera d’Apparitione si celebra a Nove.

6 - I Conservatori della Sanità sospendono a loro beneplacito per tema di contagione il commercio colle città e territorii di Bologna, Ferrara e Modena e Perugia, colli luoghi di <...>, nel Padovano e di Boreto, villa nel territorio di Coerbello, con sua giurisditione. Novellari di Genova, 9 genaro.

7 - Monsignor Gio Geronimo Lomellino, fatto dal Pontefice Governator di Roma, ne prende il possesso. Novellari Roma, 23 genaro. Prende detto possesso li 29 genaro.

8 - Li 15 di febraro, ad hore 17 in circa, si sentono terremoti et in Genova, sendo l’hora della predica nella chiesa di Santa Maria delle Vigne e del Giesù, le genti congregate furono in qualche tema e si fuggirono confusamente, sendo che nella prima caddè qualche mattone dalla volta antica della sinistra e dalla seconda una delle chiavi che fortificano la copola mollò nel pilastro e fece venire a basso alcuna crosta di muro.

9 - Il Cardinale Santa Cecilia, Gio Domenico Spinola, haveva ottenuto dal Re Cattolico il beneplacito per la coaiutoria, colla futura successione del suo Vescovato di Massara, nella persona dell’Abbate ... [1] Spinola suo nipote. Novellari Roma, 30 genaro.

10 - In Nizza di Provenza era morto Monsignor ...[2] suo Vescovo. Novellario sudetto.

11 - Il Pontefice crea Vescovo d’Alleria nella Corsica il Padre Don Gio Agostino Donghi, Teatino, fratello del Cardinale di questo cognome, con pensione di scudi 3.000 annui. Novellari 6 febraro di Roma.

12 - I Collegi e Consiglio Minore, li 22 di settembre dell’anno antecedente, havevano prohibito a ciascheduno del Dominio di prendere per giuoco sull’estratione del Seminario sotto gravi pene, senza licenza del Collegio de Procuratori in scritto, per facoltà concessa al detto Colegio per 5 anni, (186 v.). Per lo che li 25 di genaro esso Colegio publica grida in stampa le pene di transgressori che non havevano ottenuto tale licenza e li 28 poi d’esso mese annulla tutte le scomesse che fossero di già state fatte per la prossima estratione di giugno. Detta grida.

13 - I Coleggi deliberano che si apra una strada nuova dalla Piazza di San Domenico sino a quella di Santo Steffano e ne danno cura al Signor Giulio della Torre con autorità che possi fare un lotto e più prubici perché l’utile servi per la sudetta spesa. Per lo che si publica per grida in stampa un lotto di £. 50.000 per 30. La polissa nel mese di marzo.

14 - In lo stesso mese di marzo i fratelli della Compagnia della Morte, posta in San Donato, danno fuori in stampa li oblighi loro e li ordini d’essa.

15 - Nel principio di Quadragesima comparve in Sestri di Ponente, Comissario mandato dal Publico per vedere i conti di quella communità, Gio Geronimo Spinola dell’Isola, che caggionò non poca alteratione in qualche particolari che havevano la moneta appartenente ad essa communità. Parte con sodisfatione.

16 - S’intende che in Madrid di Spagna sia morto d’infirmità Don Tomaso, figlio di Don Carlo Doria Duca di Tursi, che seguiva la chierica.

17 - Federico Imperiale fatto dal Palazzo condotiere dello stuolo di galee che in Genova si preparavano per andar in busca di corsari turchi. Accetta la carica rifiutata da Gio Battista Negrone. Ha titolo di Comissario.

18 - Li 19 di aprile ritorna di Francia a Genova Bartolomeo Passano, mandato dalla Republica Ambasciatore di compimento a quel Re, con passaggio di una galea mandata a riceverlo a Marsiglia. Non haveva egli potuto ottenere da quella Maestà di far la sua entrata solenne come Ambasciatore Reggio, come pretendeva, onde entrò privatamente e compì alla sua carica in Pariggi. Novellari Roma, 26 marzo.

19 - Nella mettà d’esso mese fu eletto Capitano di Sestri Filippo Pallavicino.

20 - Li 18 in Genova la chiesa di Santa Maria delle Vigne [resta interdetta], sendovi stato ferito un birro di pugnalate a morte da Signori Francesco Maria Spinola e Gio Andrea Spinola suo nipote. 21 - Il Cardinale Arcivescovo parte di Genova verso Chiavari per compire la sua visita in quella Riviera delle chiese.22 - In Genova si scoprono una compagnia di monetarii che stampavano moneta biancha. Ne furono carcerati alcuni.

23 - In questi giorni, sendo comparsa una nave carica di sale alle marine di Finale, ove ne (187 r.) haveva di già scarricata la terza parte, di Genova gli furono mandate 4 galee et altre navi per prenderla. Con che il Governator di quel luogo spagnuolo ordinò a quel popolo che fosse soccorsa e per questo salirono molti armati a sua diffesa, onde partendosi col favore del vento fu seguitata dalle galee e da navigli genovesi, né fu gionta.

24 - Li 27 comparve in Genova Alfonso de Plessis detto il Cardinale di Lione, che con due galee francesi passava di Francia a Cittavecchia per condursi a Roma. Comparve incognito. Parte di bon mattino nel dì seguente.

25 - Lo stesso giorno con tre galee della Chiesa vi gionse Monsignor Ruspiglioso, Nuntio ressidente nella Spagna appresso il Re Cattolico, conducendosi ad esercitare la sua carica. Fu alogiato dal Signor Gio Battista Raggio. Parte li 17 maggio con l’Ambasciatore Brignole.

26 - Doppo il ritorno fatto di Francia a Genova dell’Ambasciatore Passano, uscì di Palazzo un decreto che toglieva affatto a Cardinali che fanno passaggio per essa città le dimostrationi di ossequio et i complimenti che si erano soliti di far loro, che diede a credere che l’Ambasciatore sudetto nella Francia da Cardinale che collà ritrovò non ricevesse le dovute sodisfationi.

27 - Qualche giorni di prima per publica grida, d’ordine del Magistrato dell’Inquisitione di Stato fu chiamato a comparire il Signor Giuliano Spinola q. Thoma per havere scritto contro il Doge e Senatori e sotto nome di un certo fatto pervenire nelle loro mani esso scritto infamatorio. Non comparve egli ritrovandosi a Roma. E per questa colpa, circa la fine dell’anno antecedente, fu carcerato il Dottor Ampeggi Chiavari, che doppo d’havere ricevuta mezz’hora di corda perché parlasse, sapendolo l’autore di quella scrittura, fu rilasciato libero non havendo egli incolpato alcuno.

28 - Li 3 di maggio, con una galea della Republica mandata a riceverlo in Marsiglia, comparve il Cardinale Geronimo Grimaldo, che ritornava dalla Corte di Francia e passava a Roma. Sbarcò in San Pier d’Arena ove fu allogiato da signori suoi fratelli. Parte li 9 di giugno.

29 - In questi giorni era comparsa un’altra nave per sbarcare sale a Finale e dalle galee e due navi genovesi che dimoravano nel golfo di Vado che vi concorsero fu stretta. Onde essa si ritirò sotto quel castello per provedere alla sua salute sotto la sua diffesa. Quivi sbarcò il sale e doppo alcuni giorni, destatosi vento al suo favore, di notte tempo fece vela conducendosi a Livorno. Fu però dalle galee e navi genovesi seguitata, né fu gionta ritornandosi elleno in porto mal concie da tormenta di mare.

30 - Nella mettà di maggio il Magistrato dell’Inquisitori di Stato ricercano a monasteri i nomi (187 v.) de loro religiosi e di che patria fossero.

31 - Li 17 maggio, ultima festa della Pentecoste, il Marchese Filippo Spinola e la Marchesa sua moglie danno un sontuosissimo bancheto al Duca di Buglione et sua consorte e Signori di sua camerata nel palaggio del Signor Bartolomeo Lomellino di villa et il doppo pranzo li tratengono con concerto di musica con belissimo baletto fatto da persone particolari essercitate in piacer così fatto e colla novità dello scorere uno panzone sopra una corda dalla somità della torre del palaggio sino al capo dello bosco contiguo. Erasi parimente invitato e vi si trovò al pranzo il Cardinale Geronimo Grimaldo. Era poco di prima, li 6 cioè, comparso in Genova esso Duca venendo di Francia et passava a Roma. La sera sul tardi poi si ritornarono alla città con una galea che li haveva condotti. Fu questo Duca in San Pier d’Arena allogiato dal Cardinale Grimaldo e fratelli. Parte li 9 giugno per Roma. Era incognito.

32 - Comparvero innumerabili animaletti dell’aria della forma delle lucciole che facevano danno a nuovi brossi delle viti e da Rettori de Peggi e Sestri e Multedo furono per le ville maledetti. E li 19 e 20 di questo mese con processioni scacciati.

33 - Li 17, ultima festa della Pentecoste, con due galee della Republica partono di Genova per la Corte di Spagna l’Ambasciatore Anton Giulio Brignole et il Nontio Appostolico Monsignor Rospiglioso.

34 - Nel 1622 erasi morto in Albenga, sua patria, nella fine di quell’anno, Gio Maria Oddo, Dottor di leggi, il quale per suo testamento, rogato pochi giorni di prima da Gio Battista Costa, lasciò che in quella città del reddito della facoltà che lasciava si construisse un monastero di sacre vergini monache, con provederne egli per 30, un colleggio di giovani da instruirsi nelle lettere, con provigione per 12, et un ospitale per vechi, con provigione per 6. Et in quest’anno, sendo compito al coleggio di giovani, fu di tutto ciò posta memoria nella chiesa di San Carlo di quella città dalli heredi d’esso Oddo, per compire ad un suo legato fabricata una tavola di marmo che si vede, nella qual chiesa servono a Dio religiosi preti della Congregatione de Somaschi.

35 - Li 26 aprile Monsieur d’Amontot, Agente in Genova del Re di Francia, parte dalla città chiamato a quella Corte. Novellari di Genova de 30 aprile.

36 - Li ... maggio Marc’Antonio Grillo, condennato [a] 15 anni di carcere nella torre del Pallaggio Publico, havendo compiuta la sua pena fu liberato.

37 - Li ... detto mese, Gio Andrea Spinola q. Leonardi accennato di sopra, che ferì nella chiesa di Santa Maria delle Vigne malamente un birro, che però non si morì, fu fatto discolo (188 r.) per due anni e relegato in Lucca.

38 - Li 9 di giugno partono dal porto di Genova le galee appostoliche comandate dal Signor Tomaso Raggio per Cittavecchia e con esse s’imbarcarono il Cardinale Geronimo Grimaldo et il Duca di Buglione con sua moglie.

39 - Li 12 detto era in Genova Monsignor Gio Agostino Dongo, Vescovo d’Aleria nella Corsica, chierico regolare teatino e nobile genovese. Passava alla ressidenza della sua chiesa. Fratello del Cardinale di questo cognome.

40 - Li ... di maggio l’Arte de Mersari introduce nel suo monastero nuovo di Santa Margarita della Rochetta 12 figliuole di professori di quell’arte per monacharle sotto la diretione di ..., prendendo l’abito di ... Segue discordanza tra l’Arte e ... e le figlie furono da padri ricondotte a loro case e parte di esse maritate.

41 - Partono dal Dominio Genovese e d’altronde 4 Cappucini genovesi che con altri dovevano passare per augumento della Santa Fede nel Regno di Congo nell’Etiopia.

42 - Nella fine di giugno la Principezza Brigida di Massa fu ferita malamente da un suo schiavo che doppo di subito uccise se stesso ed ella risana.

43 - Li 3 luglio comparve in Genova il Cardinale Triulsio. Veniva di Spagna. Fu allogiato dalla Principessa Doria. Parte per Milano li 4.

44 - Li 4 di luglio il Doge Gio Battista Lercaro compita la sua carica lascia in Palaggio e si ritira alla sua casa privata.

45 - Li 19 luglio muore in Genova Ansaldo Mari, ingegniere peritissimo, direttore et esecutore della fabrica delle nuove mura della città e del nuovo molo per ordine publico.

46 - Li 21 detto fu in Genova eletto nuovo Doge Luca Giustiniano, che fu il 62.

47 - Il primo il Cardinale Durazzo Arcivescovo parte per Roma intendendo che il Pontefice Urbano fosse all’estremo di sua vita.

48 - Detto giorno compare in Genova il Cardinale Pancirolo venendo di Spagna con passaggio di galea. Parte per Roma li 5 di agosto con una galea della Republica, in Genova allogiato da Gio Luca Spinola.

49 - Li 3 agosto, alle 15 hore, le chiese tutte sonorno le campane per la nuova della morte del Pontefice Urbano VIII, seguita li 29 del mese antecedente di luglio, sendo comparsa lettera al Senato della Sacra Congregatione e de capi d’Ordini d’essa morte.

50 - (188 v.) Li 5 partono dal porto di Genova 10 galee della Republica commandate da Federigo Imperiale con remieri e soldati scelti in busca di vascelli turchi di corso.

51 - Li 29 cade gragnola impetuosa a Sestri e questi luoghi vicini più grossa dell’ordinario e ve ne fu grana che pesava 2 oncie. Fece gran danno all’uve non ancora mature.

52 - Nella fine d’agosto la nemistà che viveva tra il Signor Leonardo Spinola Francavilla e suoi figliuoli per una parte e Signori Guaschi d’Alessandria si accorda la pace per interpositione del Signor Filippo Spinola.

53 - Li 12 settembre il Doge, Coleggi celebrano la memoria dell’Unione della Republica nella chiesa di San Domenico.

54 - Li 13 di detto mese ritornano nel porto le galee della Republica passate contro corsari turchi senza haver fatto preda alcuna.

55 - Li ... d’agosto nella Catredale di Genova si fanno l’essequie publiche solenni al Pontefice Urbano VIII.

56 - Nella mettà di settembre s’intende essere morto, li 5 di detto mese nella Sardigna, Fabrizio Doria, quinto Re [3] di quell’isola. Fu il suo corpo portato a sepelire in Lovano.

57 - Li 21, 22, 23 in Genova l’Ambasciatore e Giustiniani particolari fanno allegrezze di fuoghi e di sparate di mascoli per l’elletione del Cardinale Pamfilio in nuovo Papa Innocenzo X, creato li 15 detto. Ne fanno allegrezze l’Ambasciatore di Francia et Spagna e la Republica.

58 - Li 22 il Doge passa alla sua villa d’Albaro.

59 - Li 27 detto Monsignor Gio Agostino Donghi, Vescovo d’Aleria nella Corsica, consacra in Voltri la chiesa di San Francesco de Padri Capuccini.

60 - Nello stesso giorno in esso luogo la chiesa di Sant’Erasmo, volgarmente detta di San Teremo, una delle due parochiali di quel luogo, fa solenne translatione di corpi di Santi.

61 - La Republica qualche poco di tempo di prima haveva in Genova dato luogo a preti della Congregatione di San Filippo Neri di Roma ed essi havevano ottenuto luogho nella chiesa di San Pancrazio ... Venne loro contesa dal monastero di San Siro de Padri Teatini.

62 - Nella fine di settembre nel monastero di San Bartolomeo delli Harmeni segue grosso disordine tra alcuni di que religiosi con ferite d’armi. Quel Generale ricorre in Senato per lo braccio secolare. Con grave scandalo fatto prigione per errore il Priore di Castello.

63 - (189 r.) Li 13 di ottobre il Prencipe Tomaso di Savoia, capo dell’armi francesi nel Piemonte, con cavalli e fanti a piedi in bon numero, d’improvviso compare al luogo di Finaro. Prende allogio nel monastero di Santa Maria di Pia, procura di sospendere quella piazza che fu diffesa da terrieri. Mancava ella di difensori bombardieri e provigioni di vitto. Di Genova li son mandati bombardieri e bon numero di sacchi di farine dall’Ambasciatore cattolico. Si ferma il detto Prencipe Tomaso collà aspetando alcuni galeoni francesi per ordine dato, che dovevano sbarcar genti in aiuto dell’impresa. Né vedendoli comparire si ritira longi 5 miglia. Li 17 comparvero i galeoni, che erano 12, né ponno avicinarsi a terra per il vento tramontana che li regittava. Si conducono nel golfo di Vado donde partono li 28, sendosi già del tutto il Prencipe Tomaso sudetto ritirato affatto dall’impresa.

64 - Li 6 di novembre ritorna a Genova al governo della sua chiesa, venendo di Roma con passaggio d’una galea mandata a riceverlo a Cittavecchia dal Palazzo, l’Arcivescovo Cardinale Steffano Durazzo.

65 - Don Bernardo Pinello, chierico regolare Teatino, chiamato a Roma dal Pontefice Innocenzo, fu da esso fatto Arcivescovo d’Avignone, dignità da lui offerta al Cardinale Geronimo Grimaldo e da esso rifiutata.

66 - Li 10 comparve in Genova incognito il Cardinale Gio Steffano Donghi et allogia in casa di suo padre. Veniva di Roma e conduceva alla sua legatione di Ferrara. Parte li 20.

67 - Era morta in Genova Placida Landi, moglie di Federico Prencipe di Valdettaro e madre di Polissena che fu moglie del q. Gio Andrea Prencipe Doria.

68 - Circa la mettà di novembre era partito di Genova per la sua chiesa di Corsica Monsignor Gio Agostino Donghi Vescovo d’Aleria.

69 - Il Doge e Coleggi celebrano la festa della Concessione di Maria Vergine in Santa Maria delle Vigne.

70 - Li 24 novembre il Doge con licenza del Senato passa a pranzo di nozze nel pallaggio di Gio Ambrosio Doria per il maritaggio fatto da Carlo, figlio d’esso Gio Ambrosio con ..., figlia del q. Leonardo Spinola.

71 - Si publica grida in Genova che ordina che le monete di Genova da 10 soldi <...> si portino fra i 15 giorni in zecha per cambiarle in altra moneta, stante ne erano (189 v.) comparse in quantità inferiori di liga stampate in altre parti, volendo perciò estinguersi.

72 - Bartolomeo Conforto, genovese altre volte nominato, haveva fatto dono alla chiesa di Santa Maria della Pace del corpo o parte maggiore delle ossa di San Miliano Martire, da lui ricevuto in Sardigna e di esso i religiosi di quel monastero feccero solenne translatione li 30 d’ottobre collocandolo nell’altare di San Salvatore.

73 - Li 12 di decembre in Genova dal Publico si fanno l’esequie alla Regina di Spagna Lisabetta deffonta li 6 d’ottobre, con l’assistenza del Doge e Coleggi e d’alcuni abbati. Il primo giorno in assenza del Cardinale Arcivescovo. Nella chiesa del Giesù si continuarono li 13 e 14 senza il Doge e Coleggi.

74 - Nella fine di quest’anno il Signor Raffaelle della Torre, Dottor di leggi, per mezzo della stampa diede fuori un grosso volume stampato in Genova in foglio, intitolato Controverziae Finariensis adversus Senatorem Legunam e Cronologia Raffaelle de Turri autore.[4] Esso Torre elletto dalla Republica per passare a Roma per trattare pratiche importanti con titolo di Gentilhuomo e fra esse s’intese esser quella della pretesa sala Reggia.

75 - Muore nella sua chiesa di Marianna nella Corsica il Vescovo Giulio Pozzo nativo della Spezia.

76 - Li 9 di novembre in Genova, nelli atti di Giacobo Maria Castello notaro, Theodora, figlia del q. Angelo Giustiniano, che fu moglie del q. Gio Battista Foglietta, che si ritrovò in Scio nel tempo che Turchi occuparono quell’isola e con altri Giustiniani fu condotta prigione in Costantinopoli, testifica il martirio ricevuto per la costanza della fede christiana da Turchi de giovanetti di quella famiglia. Pratica accennata nel 1566.

77 - Si fabrica dal Publico lavatorii per comodità di quelle contrate in Genova alla Porta delle Vache. Sotto li 10 ottobre, come per inscritione.




1643 * 1645 * inizio pagina


[1] Lacuna, ma 1633, 21: Gio Battista.

[2] Lacuna. Si tratta di Iacopo Marenco (o Marengo), già vescovo di Saluzzo tra il 1627 e il 1634. La morte pare che sia avvenuta il 28 novembre.

[3] Viceré.

[4] Controversiae finariensis adversus Senatorem Lagunam. Cyrologia Raphaele de Turri auctore, Genova, Gio Maria Farroni, 1642.


Agostino Schiaffino

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