10. Le madonne di Bloomfield
Vi ho raccontato di Bloomfield? Bloomfield è un quartiere che sale in collina, spaccato a metà
da Liberty Ave, dove gli capita di passare, a volte, un autobus. A fianco
di questa via centrale, fatta di negozi (negozi e non mega mall, che miraggio!),
bar e café, lavanderie, riparabiciclette e gioiellerie che assomigliano
a botteghe di rigattieri, così grondanti come sono di anticaglie
e di gatti, si stendono sui due versanti in dolce declino trame fitte
di stradine e case in legno, serrate l'una all'altra come un patchwork,
verde acqua, giallo cumino, bianco tartaro, rosa virgineo e acido violetto.
Le case sono a due-tre piani, i tetti sembrano piovuti loro addosso con
violenza, e la polvere che dalle viuzze evapora nelle fessure del legno
sembra averle cementate ad aeternum, malgrado la loro intrinseca teatralità.
Ogni casa ha davanti un balconcino con ringhiera, sedie a sdraio e vasi
di fiori, pomodori, animali veri e di plastica, biciclette e copertoni.
Su molte vegliano giovani, levigate madonnine di ceramica e vecchie, rugose
madonne in carne e ossa. Le macchine sono posteggiate qua e là,
luccicano nelle loro carrozzerie anabolizzante, e i bambini giocano nelle
strade, a piedi nudi. Mentre corro alla mia consueta velocità da turista rilassato, le
vecchie sedute all'ombra dei balconi mi salutano levando la mano all'altezza
del sorriso, e un vecchio con baschetto allarga le braccia e mi urla "fatti
abbracciare, bella ragazza", in italiano, a cui segue uno scarto
con accelerazione. Risalendo a stento per una delle viuzze, tra i mozziconi
di respiro riesco ancora a contemplare il cielo pittsburghese, che non
conosce sfondi di montagne od orizzonti marini, ma che si apre tra i tetti
bassi delle case sul niente, regalando improvvisi moti di vastità.
Bloomfield è il quartiere meno verde, ma più colorato; è
il quartiere dove gli affitti costano poco e fioriscono le yardsale (le
svendite per strada di chi lascia la città); è il quartiere
degli italoamericani, dei cartelli in italiano e dei tortellini comprati
da Donatelli; è il quartiere dove pure si sono insediati polacchi
e altra "gente dell'est" con imprevedute successive commistioni
di colori; è anche, nella sua moderata povertà, il quartiere
più sicuro, se appartieni a uno dei colori delle appartenenze citate,
esempio triste di ghetto felice. |
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