18 salvezza (continua)
Quando sono uscita dal cinema la sera in cui davano Dogma,
ho scrutato invano tra la folla l'apparizione di qualche fervente religioso
inginocchiato sulle noccioline americane intento a salvare l'anima degli
incoscienti spettatori dall'eterna dannazione. Così almeno era
accaduto davanti la sera della prima di questo film che di per sè
non sarebbe nulla di speciale, se non fosse per il fatto di ridicolizzare
il corposo armamentario teologico del cattolicesimo, attraverso angeli
dispettosi, predicatori a metà tra Bill Gates e John Travolta,
profeti lussuriosi, e un pronipote di Cristo nero dotato di un terribile
accento slang. La più azzeccata è tuttavia la parte che
vuole parodiare gli sforzi delle molteplici Chiese americane (e in questo
caso direi che il primo posto lo ottengono le chiese protestanti) per
stare al passo coi tempi. Di qui l'altisonante campagna pubblicitaria
e il new look creati da un sacerdote, con tanto di Cristo occhiolineggiante
e con dito della mano alzato (intendo il pollice, che avete pensato...).
Pare tuttavia che almeno per questa volta il film sia rimasto al di sotto
della realtà. Mi è giunta or ora notizia che diversi ordini
di suore stanno utilizzando indagini di mercato e varie tecniche pubblicitarie
(tra cui la creazione di siti Internet e di poster) per reclutare nuove
sorelle e sconfiggere così la drammatica caduta tendenziale del
tasso di vocazioni. Sono organizzate cene, incontri, spettacoli con tanto
di balli. È la scoperta di un campo nuovo, vergine, quello delle
pubbliche relazioni. Tra i poster, ce n'è uno che vorrei segnalare:
l'immagine michelangiolesca del dito di Dio proteso verso Adamo, il quale
invece ha in mano un cellulare. Più sotto la scritta recita: "Hai
una chiamata?". Forse però le suore devono ancora migliorare
in women studies e politicamente corretto perché la scelta di Adamo
ai fini di reclutare donne non mi sembra poi così convincente.
Wonder-woman sarebbe senz'altro un testimonial più efficace. Invece,
un altro ordine di suore ha messo insieme un comitato di pubblicitari
ed esperti in marketing, senza dubbio più versati dei precedenti,
che sono usciti fuori con il grido di battaglia: "Non devi essere
perfetta per essere una suora. Dio sa bene che non lo siamo". |
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