27. Confidenze on the road
- Avete così tanto spazio e lo riempite con il vostro individualismo
-, ho detto una volta a un americano, mentre sfilavamo in una macchina-consuma-benzina
su strade che non sono autostrade e non sono vie, ma strisce di asfalto
nel nulla, circondate da sussulti collinari e mega-insegne pubblicitarie
e cinematografiche pompe di benzina come totem di un'umanità estinta,
e questo vuoto che si allarga intorno nel cielo chiaro e negli orizzonti
liberi e nell'assenza di città e qualche casa hitchcokiana come
davvero l'ultimo bastione nel deserto dei tartari, ed è strano
pensare che siano loro i nuovi turchi, quando la potenza si nutre di ignoranza
e degradazione, perché gli emarginati-marginali-marziani-malnati
qui sono così tanti, se ti libri negli spazi vuoti dell'America
non li vedi, da dentro la tua macchina comoda con la conca per la tazza
di caffè e la birra, però basta un autobus, quello che prendi
ogni mattina, per sentirti soffocare dall'alito caldo del riscaldamento
e di una miriade di fricks, uomini-donne, vecchi-bambini, esseri umani
deformati dal peso di vite consumate a consumare grassi e psicofarmaci,
talk-show e ipermercati, spese in carte di credito che si trasformano
in debito, in operazioni mal riuscite, malattie trascurate, capelli bruciati
dall'illusione ostinata di sbiancarsi, orecchie imbottite in cuffie di
walk-man, ventenni universitari che piangono e si parlano addosso su una
panchina abbandonata, ragazzine che si applicano il trucco con i rulli,
ma più ingenue dell'ultima delle novizie di un convento, ragazzini
dallo sguardo introverso che scrivono solo di sesso e violenza, e pensano
che la guerra sia finita nel'47, quando la pensano affatto, mentre tutto
continua sempre uguale, qualche sparatoria qui, qualche sparatoria là,
teen-ager più bianchi del bianco che sfoderano le pistole nei cortili
di fuoco delle ricreazioni, e poi le sempre uguali foto di pianti, e abbracci,
e disperazione, e tutto procede sempre uguale, i professori sorridenti
fanno i professori sorridenti, gli studenti ambiziosi che vanno ad Harvard
fanno gli studenti ambiziosi, e studiano critica politica cinema sociologia
economia sviluppo affari, e tutto procede sempre uguale, e ti sembra che
ogni giorno sull'autobus ci sia un frick di più, un nuovo pazzo,
una nuova forma umana che non credevi possibile in natura, mentre l'autobus
continua a svuotarsi e a riempirsi, e tu speri di non essere il prossimo. |
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