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158 (6) - 159 (17): Este...Patria = BCR 1248 : manca.
159 (16-24): a Modena...fuor che il detto Este = BMP 1659 c.89r-v, BMP 1660, BNP it. 807, BUG C.I.3, ASR SV 32, ASV Pio 3: «a Modena sua patria. I Barberini poi dopo la lor fuga in Francia trattaron con Mazzarino, oltre che prima di già s'era negotiato per altre strade maggiori, di fargli havere il brevetto della protettione che teneva Antonio, portatoli poi dall'abbate di San Nicolò, il quale ricevuto che l'hebbe, venne subito per le poste in Roma [ASR SV 32, ASV Pio 3: «per haver inteso l'avviso dell'Almirante di Castiglia per Ambasciatore di obedienza, che si era più avanti publicamente dichiarato non solo non invitarlo...»] e dopo esser stato per alquanti giorni attendendo in Caprarola da Modona l'istesso Este di conserto poi se ne ritornorono nella Corte dove inteso l'avviso che l'Almirante di Castiglia veniva spedito per Ambasciatore straordinario d'obbedienza a Sua Beatitudine e dichiarato nel suo arrivo di non solo invitarlo [sic per «non invitarlo»] a visitarlo, ma ne anco incontrandolo fermarseli, et oltre altre diverse ciancie che da alcuni di mente turbolenti erano state riportate all'una e l'altra parte».
159 (25) -160 (19): per la qual cosa...ne morirno cinque = BMP 1659 cc. 89v-90r: «per il che il Cardinale cominciò ad armar genti, come è già noto e manifesto a tutta la Corte per le scritture publicate hinc inde sopra questo particolare che poi finalmente ne seguì il totale aggiustamento. Questi disordini hanno dato non poco adito all'universo tutto di mormorare». BNP it. 807 cc. 75v-81v, BMP 1660, BUG C.I.3, ASR SV 32, ASV Pio 3: «per il che il Cardinale cominciò ad armar genti con intentione di farlo, incontrandolo, fermare a forza, che antevisto dall'Almirante si fe' forte ancor lui [ASR SV 32 c. 47v, ASV Pio 3, BMP 1660: «de soldati et banditi»] per raffrenar l'orgoglio d'Este quale haveva a suo favore il Cardinale Grimaldi et Valenzé, ch'essendo stati invitati non havevano accettato l'invito se prima non era invitato Este come Protettore di Francia, sotto la cui Corona [ASR SV 32 c.47v, ASV Pio 3: «devotione»] vivono devoti. Si trattava la gente armata tra l'una parte e l'altra a migliaia [ASR SV 32, ASV Pio 3, BMP 1660: «non a centinara ma a migliara»] per la qual cosa si pretendeva havesse da succedere qualche grandissimo rumore, ma dal Pontefice fu con maturo giuditio provisto al tutto, mentre tanto nell'entrata quanto nella cavalcata fe' pigliare tutti li posti per dove haveva detto Ambasciatore da passare e feceli munire di gran quantità di soldatesche et acciò non entrasse in Roma altra gente armata che si aspettava da ambe le parti, intimò tutta la militia di Roma a dover andare a guardare le porte, et in Campidoglio continuamente notte e giorno vi stanno quattrocento huomini squadronati e non si sa per qual cagione, ma per non restar di dire una cosa ridicola, intesi dire da alcuni che stavano i soldati ivi per guardare la statua et il cavallo di bronzo o di metallo [ASR SV 32, ASV Pio 3, BMP 1660: «di Cesare»], perché l'Almirante s'era fatto intendere volersela menar via in Spagna et altre ciarle che si dicevano. Alli 29 d'Aprile giorno di domenica ad hore ventidue a tempo che detto Almirante andava alla prima visita del Cardinal Lanti come decano del Sacro Collegio, menava seco gran numero di gente armata [ASR SV 32, ASV Pio 3, BMP 1660: «gran corteggio di carrozze et anco grandissimo numero di gente armata»] et in particolare molti banditi della Provincia d'Apruzzo che quando furno alla Piazza del Giesù a caso sparò e scarricossi non volendo [ASR SV 32, ASV Pio 3: «o per dir meglio scaricossi disgratiatamente»] un archibuggio quale colpì ad un povero italiano che andava vestito alla francese [ASR SV 32 c. 48v, ASV Pio 3, BMP 1660: «che cascò morto avanti la porta del palazzo di Franciotti»]. Gli altri astanti credendosi fusse qualche tradimento venuto da dentro la chiesa del medemo Giesù tirorno una quantirà d'archibuggiate verso quelle porte [BUG C.I.3: «quella parte»] dove rimasero morti un povero che stava ivi arrinconato dimandando la limosina, il cuoco del Cardinale Albernoz, un servitore del medesimo Almirante, [BNP it. 807 c.77r: «che per non farlo cognoscere fu subbito spogliato della livrea che portava»; ASR SV 32, ASV Pio 3, BMP 1660: « che allora usciva dalla chiesa»], un Prete [BMP 1660: «un povero cavaliere»] fra servente della Religione di Malta [ASR SV 32, ASV Pio 3, BMP 1660: «che era Mastro di Casa di Monsignor Branciforte Vescovo di Catanea»] et un servitore del Prencipe di Col d'Anchise napolitano oltre li feriti, per il qual rumore fuggirono tutte le genti armate che l'Almirante seco menava e rimase solo con alcuni pochi cavalieri e servitori attuali con la spada alla mano, per la qual cosa in un momento si viddero huomini e donne fuggire per ogni strada; le carrozze per la città parevano havessero l'ali sendosi vociferato che si fussero attaccati con quelli del Cardinale [ASR SV 32, ASV Pio 3, BMP 1660: «d'Este et per la paura che tutti havevano] si tirorno le catene avanti i palaggi, [ASR SV 32 c. 49r, ASV Pio 3, BMP 1660: «si chiusero le porte»] si presero l'armi alla mano [ASR SV 32 c. 49r, ASV Pio 3, BMP 1660: «e la cosa più ridicola fu che si vedevano fuggire alcuni senza sapere perché prendevano essi ancora la fuga et gridavano a più potere»] si gridava a più potere serra serra, [ASR SV 32, ASV Pio 3, BMP 1660: «altri che vedevano correre fuggendo le persone ponevano mano alla spada tenendola nuda tutti sbigottiti»] felice era colui che più presto poteva giungere alla casa et appuntar la porta. [ASR SV 32 c. 49r-v, ASV Pio 3, BMP 1660: «Il Cardinal d'Este quando intese il rumore, perché stava lungi da quelli un tiro e più d'archibuggio non volse che si partissero le sue genti dal palazzo, ma ordinò che si trincerassero tutte et prendessero tutti li posti et mettessero le guardie per le strade et vicoli convicini prohibendo...»] Tutta la gente d'Este si trincierò avanti il palazzo e presero tutti li posti delle strade e vicoli circonvicini prohibendo il passaggio ad ogn'uno e per tutte le finestre del palaggio stavano genti armate. [ASR SV 32 c. 49v, ASV Pio 3, BMP 1660: «Il Cardinale si vestì tutto di bianco risoluto di uscir fuori, credendo che fossero attaccati con li soldati di Grimaldi et Valenzé, ma ben consigliato da alcuni non andò. Altri dicono che per paura si retirasse dentro al più intimo gabinetto, ma questo è falso, mentre quando fu il rumore lui calò giù sino al cortile». Qui in BMP 1660, per un evidente salto di riga, si legge: «calò giù sino al cortile del palazzo d'Antonio a Monte Cavallo». Gli altri mss proseguono: «Grimaldi et Valenzé udendo il detto rumore s'immaginorno che fusse fatto da Este e subbito si viddero calare dal palazzo d'Antonio a Monte Cavallo molte truppe di gente armata che tutti andavano con l'arme alle mani et can calato et mesesi in carrozza il Valenzé e Grimaldi andorno a trovare este con con quella e molt'altra gente per loro guardia. Eccoti un altro disordine: questi non furono accorti inviare persone ad avvisare che andavano...»] Este si credeva che il rumore si fusse attaccato con le genti di Grimaldi o Valenzé; et Grimaldi e Valenzé quando intesero che il rumore era attaccato mandorno gran quantità di gente armata divise in più compagnie e poi si misero in carrozza serrata con gran quantità di soldati avanti e d'appresso, andandosene alla volta del Palazzo d'Este, e quella gente andava gridando largo largo ogn'un si ritiri e non furno accorti costoro d'avvisare ch'essi andavano ivi con quella gente che quando furno alla vicinanza del palazzo quelli si credevano fussero della parte contraria, tirorno quattro archibuggiate et, si come intendesi, morissero due, il che scopertosi esser gente amica, entrorno dentro del palazzo e s'abboccorno col Cardinale che s'era ritirato nel più intimo gabinetto di sua casa. [ASR SV 32 c. 50r, ASV Pio 3, BMP 1660: «come vogliono alcuni rimasero feriti alcuni soldati, ma non è la verità poiché equivocamente poiché la detta sera si ammazzò in sala uno da se medesimo cascandoli in terra un terzarolo gli colpì alla gola, che morì subito. Entrorno da Este Grimaldi et Valenzé e così abboccatisi insieme si chiarirno essere la bugia, poiché si era la zuffa, come dissi, attaccata fra di loro». In BMP 1660 si legge: «si chiarirno essere la buglia attaccata tra di loro». ASR SV 32 continua: «Chiara cosa è che se quelli d'Este fussero subito usciti overo quelli di Grimaldi et Valenzé si sarebbero attaccati in maniera che sarebbe stato pericolo essere un sacco in Roma. Non credo che si sia mai più veduta questa città in tanta confusione quanto quel giorno»]. La cavalleria del Papa al numero di 600 tutta in truppa correva a più potere per impedire li disordini; credo non essersi mai veduta Roma in tanta confusione quanto quel giorno et vi furno gente, [ASR SV 32 c. 50r, ASV Pio 3, BMP 1660: «non dico ordinaria, ma nobile] che si provedé di pane per otto giorni, per non aprir le porte [ASR SV 32 c. 50r-v, ASV Pio 3, BMP 1660: «uno fra quali fu il Conte Marescotti, che ordinò alli servitori che facessero il simile; ogn'uno si providde di gente per difesa delle case loro per timore di sacco, quella del Contestabile medema, mentre presero tutti li posti et vicoli circonvicini»]. I posti si presero anco da quelli dell'Almirante che fu veduto nel ritorno che fé al palazzo di Santi Apostoli tutto sudato, atterrito e smorto et il cocchiero che lo menava per la gran paura haveva perduto la vista in modo che non sapeva dove andarsi. Avanti che succedesse questo disordine Sua Beatitudine haveva fatto intendere ad ambe le parti che non facessero rumore e che l'uno non si fidasse essere fratello del Duca di Modena e Protettore di Francia et all'altro d'essere ministro e parente del Re [ASR SV 32 c. 50r-v, ASV Pio 3, BMP 1660: «perché in casa sua non vuole rumori»] perché haverebbe fatto quelle dimostrationi convenevoli e dopo successa questa buglia fé ordine a tutti due che non dovessero uscire di casa sotto pena etc. e vi fece mettere molte compagnie di guardia per ciascheduno avanti le strade e circuito delli palaggi e fece con tavole chiudere la strada che corrispondeva dal palazzo d'Este alla Piazza de Colonnesi [ASR SV 32 c. 51r, BMP 1660: «et continuamente per ogni cantone di quelli si tenevano le sentinelle et anco con tavole tra l'una parte e l'altra chiudere i vicoli che corrispondevano alla frontiera di ciascheduno Palazzo»]. S'era inteso che si fusse concluso che l'Almirante dovesse visitare Lanti come decano e che s'intendesse haver visitato tutto il Sacro collegio e che Lanti similmente dovesse rendere la visita a nome di tutto il Collegio e che il Papa sopra di questo vi haverebbe conceduto breve, ma da Lanti non fu accettato dicendo non voler far questo torto alli suoi fratelli purpurati se prima non si contentavano tutti in Concistoro publico e che ne sottoscrivessero carta adducendo la ragione che ogni altro Ambasciatore haverebbe voluto fare il simile et in questa maniera il Sacro Colleggio haverebbe perduto quell'ossequio e quell'honore, per il che dal Papa non ne fu più parlato. Il Cardinal Capone si è molto affaticato per far pacificare questi due Signori e per molto che habbia negotiato non ha mai potuto arrivare al suo intento. Ultimamente poi vi s'interpose il Principe di Bisignano Don Tiberio Carrafa, il Principe di Gallicano et il medesimo Capone, quali giunti assieme hanno concluso l'aggiustamento, et è che sendosi dichiarato l'Almirante esser privato nemico del cardinale d'Este si fusse dichiarato anco per qual causa e lui ha risposto haver detto quelle parole con ragione poiché come ministro regio et Ambasciatore rassembra la persona del Re et essendosi Este rivoltato dal partito austriaco a quello di Francia, lo teneva come nemico, ma che hora havendo havuto lettera dal Re Cattolico nella quale ordina che visiti tutti, perché lui non tiene per inconfidente né per nimico nissuno, però è asceso con ogni sua buona volontà alla pace; [ASR SV 32, ASV Pio 3, BMP 1660: «il Cardinale rispose che lui ancora condescendeva alla pace quando havesse osservato quello che da lui si diceva et in questa maniera il Prencipe di Gallicano...»] et il Prencipe di Gallicano andò a prendere il Cardinale che fu il primo ad andare in San Pietro et poi dal Principe di Bisignano et altri con Capone menato l'Almirante [ASR SV 32, ASV Pio 3, BMP 1660: «e poi all'incontro Capponi con Bisignano menorno l'Almirante»] che giunti assieme avanti il Papa si rappacificorno passando tra essi discorso di complimenti e condoglianze che alla fine furono da Sua Santità benedetti et il Cardinal d'Este si mise in carozza sua medesima presosi l'Almirante e lo menò sino in casa de Colonnesi dove habita [ASR SV 32, ASV Pio 3, BMP 1660: «senza però smontare da carrozza»] et dopo andò a visitare la moglie et in questa maniera sono rimasti d'accordo e da quel giorno in qua hanno licentiata tutta la gente che tenevano per loro guardia. [ASR SV 32, ASV Pio 3, BMP 1660: «Ma, si come più probabilmente dicesi, è che Sua Santità mandatosi a chiamare detto Almirante lo costrinse a dover condescendere all'aggiustamento et il Papa in questo punto si è dimostrato più francese che spagnolo, però non devono lamentarsi li Francesi del Pontefice, perché lui tiene la bilancia giusta. L'Almirante in questo caso si è portato molto indiscreto poiché se lui haveva da venire all'aggiustamento non doveva muoversi con tanta ardenza d'arme, odio et sdegno, e poi fare una piazzata sendosi detto aggiustamento concluso più a favore del Cardinale che suo, et quando Este ritornò da San Pietro a casa con l'Almirante passò per Banchi gli fu gridato con applauso grande Viva il Cardinal d'Este. Questi disordini hanno dato molto da mormorare all'universo»]. Sono rimasti adesso disgustati col Cardinal d'Este Grimaldi e Valenzé per causa che di questo aggiustamento non ha fatto loro partecipi, vi sono però d'aggiustare quest'altre differenze».


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Claudio Costantini

Fazione Urbana

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Indice
Premessa
Indice dei nomi
Criteri di trascrizione
Abbreviazioni
Opere citate
Incipit

Fine di pontificato
1a 1b 1c 1d 1e 1f 1g 1h 1i 1l 1m

Caduta e fuga
2a 2b 2c 2d 2e 2f 2g 2h

Ritorno in armi
3a 3b 3c 3d 3e 3f 3g 3h 3i

APPENDICI

1

Guerre di scrittura
indici

Opposte propagande
a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7
Micanzio
b1 b2 b3 b4 b5
Vittorino Siri
c1 c2 c3 c4

2
Scritture di conclave
indici

Il maggior negotio...
d1 d2 d3 d4 d5 d6 d7
Scrittori di stadere
e1 e2 e3
A colpi di conclavi
f1 f2 f3 f4 f5 f6

3
La giusta statera
indici

Un'impudente satira
g1 g2 g3 g4 g5
L'edizione di Amsterdam
Biografie mancanti nella stampa

4
Cantiere Urbano
indici

Lucrezia Barberini
h1 h2
Alberto Morone
i1 i2a i2b i2c i2d
i2e i2f i2g i2h
i3 i4

Malatesta Albani
l1 l2


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